Monasteri e cattedrali patrimonio UNESCO: Geghard, Echmiadzin, Zvartnots, Haghpat, l’antica capitale Mtskheta con il monastero di Jvari e la Cattedrale di Svetitskhoveli.
Armenia e Georgia:
cuore del Caucaso tra arte e tradizioni millenarie
13 giorni / 12 notti
Panorami sul Monte Ararat, il maestoso Lago Sevan, altipiani vulcanici, gole montane, cascate come Shaki e valli remote tra Paravani e Akhaltsikhe.
Atmosfere uniche di Yerevan e Tbilisi, villaggi storici come Sighnaghi e Telavi, comunità Yazida e georgiane, cucine locali armene e georgiane, vini del Kakheti e antiche tecniche in Qvevri.
Date di Partenza 2026
- Partenze a data libera e su richiesta per gruppi precostituiti.
Itinerario Giorno per Giorno
Arrivo a Yerevan (15 km)
Pasti: - / - / -
Arrivo all’Aeroporto Internazionale Zvartnots di Yerevan e trasferimento in hotel. Primo contatto con la capitale armena, abbracciata dalle luci serali e dall’atmosfera accogliente del Caucaso.
Pernottamento a Yerevan.
Yerevan – Garni – Geghard – Yerevan (70 km)
Pasti: C / P / -
Dopo la prima colazione incontro con la guida e inizio dell’esplorazione di Yerevan. Dal Parco della Vittoria, dominato dalla statua di Madre Armenia, si apre la vista più emozionante sulla città.
Si scende poi verso il Cascade Complex, l’imponente scalinata monumentale che collega la parte alta e quella bassa della capitale e custodisce il museo d’arte contemporanea di Gerard Cafesjian.
Una passeggiata conduce alla piazza del Teatro dell’Opera e lungo la vivace North Avenue, fino alla scenografica Piazza della Repubblica, cuore pulsante della città.
Segue la visita del Museo di Stato di Storia Armena, uno dei più prestigiosi della ex URSS, capace di raccontare la storia del Paese dal III millennio a.C. ai giorni nostri.
Si prosegue verso il villaggio di Garni, dove un pranzo in una casa locale introduce ai sapori autentici e alla preparazione del tradizionale Lavash, riconosciuto dall’UNESCO.
Visita dell’unico tempio pagano d’Armenia, il Tempio di Garni, raffinato esempio di architettura ellenistico-romana del I secolo d.C.
Nella gola montana che penetra la roccia si trova il monastero rupestre di Geghard (UNESCO), famoso per la reliquia della Lancia Sacra che trafisse il costato di Cristo, custodita per secoli.
Una degustazione di vini locali conclude la giornata prima del rientro a Yerevan.
Pernottamento.
Yerevan – Aknalich – Echmiadzin – Zvartnots – Yerevan (60 km)
Pasti: C / - / C
Partenza per Aknalich, villaggio della comunità Yazida, una comunità di etnia Curda. Visita al monumentale tempio dedicato a Melek Tawous, il Dio Pavone, cuore della loro antica religione.
Si prosegue verso la città santa di Echmiadzin, il “Vaticano Armeno”: visita dell’antichissima Cattedrale Mayr Ator (UNESCO), considerata la più antica cattedrale cristiana al mondo, e della chiesa di Santa Hripsime, uno dei massimi esempi di architettura tetraconca armena.
Sosta alle rovine della cattedrale di Zvartnots (UNESCO), capolavoro del VII secolo, famosa per i bassorilievi che univano simboli cristiani e pagani.
Rientro a Yerevan per visitare il memoriale del Genocidio Armeno sul colle di Tzitzenakaberd, la suggestiva Moschea Blu – unica superstite del periodo persiano – e il coloratissimo Mercato Coperto di GUM, fra spezie, frutta secca e tradizioni quotidiane.
Cena e pernottamento a Yerevan.
Yerevan – Khor Virap – Noravank – Tatev – Goris (300 km)
Pasti: C / - / C
La giornata inizia con la visita al monastero di Khor Virap, luogo simbolo della cristianizzazione dell’Armenia, dominato dalle candide vette del Monte Ararat. Qui fu imprigionato San Gregorio l’Illuminatore nel cosiddetto “pozzo profondo”.
Si raggiunge poi la regione di Vayots Dzor e il monastero di Noravank, scenograficamente incastonato tra pareti rocciose rosse e grigie, impreziosito dalla chiesa a due piani di Surp Astvatsatsin, unica nel suo genere.
Superato il Passo di Vorotan (2200 m), si entra nella regione di Syunik, un mosaico di altipiani e vette caucasiche.
Visita dell’imponente monastero di Tatev, antica sede universitaria e capolavoro dell’arte medievale armena, arroccato su uno sperone roccioso sopra la valle del Vorotan.
Per il rientro, esperienza indimenticabile a bordo delle Ali di Tatev, la funivia più lunga del mondo (5,7 km).
Arrivo a Goris, accoglienza familiare e cena tradizionale in una casa locale.
Pernottamento a Goris.
Goris – Qarahunj – Shaki – Selim – Noratus – Tsaghkadzor (280 km)
Pasti: C / P / -
Visita al sito megalitico di Qarahunj, lo “Stonehenge d’Armenia”, con oltre 200 monoliti risalenti al 3000 a.C.
Sosta alla spettacolare Cascata di Shaki, dove l’acqua si infrange su rocce basaltiche in un anfiteatro naturale di rara bellezza.
A Yeghegnadzor, pranzo in una cantina a conduzione familiare con degustazione di vini, vodka e brandy della tradizione armena.
Superato il Passo di Selim, visita del caravanserraglio degli Orbelian, importante tappa delle carovane che percorrevano l’antica Via della Seta.
Il viaggio continua verso il maestoso Lago Sevan, lo “Smeraldo d’Armenia”, situato a 1900 m di altitudine.
Sosta al villaggio di Noratus, famoso per la più grande concentrazione di khatchkar (pietre a croce) del Paese, datati dal IX al XVIII secolo.
Proseguimento per Tsaghkadzor, storica località sciistica.
Pernottamento.
Tsaghkadzor – Sevan – Dilijan – Ijevan – Akhtala – Haghpat – Tbilisi (310 km)
Pasti: C / P / -
Visita del Monastero di Sevanavank, in posizione panoramica sulla penisola del Sevan.
Proseguimento verso la regione boscosa di Tavush e sosta a Dilijan, la “Svizzera d’Armenia”. Passeggiata lungo la via Sharamberyan, tra case tradizionali e botteghe di artigiani.
Arrivo a Ijevan per un pranzo preparato da una famiglia locale.
Nel pomeriggio visita della chiesa fortificata di Akhtala, celebre per i suoi affreschi bizantini del XIII secolo, perfettamente conservati.
A pochi chilometri sorge il Monastero di Haghpat (UNESCO), che nel XII secolo ospitava una celebre università e una prestigiosa scuola di miniatura.
Trasferimento a Tbilisi e pernottamento.Nota tecnica sulla frontiera Armenia–Georgia
I trasferimenti di frontiera tra Armenia e Georgia si svolgono secondo una procedura standard: una volta giunti al confine, il mezzo di trasporto utilizzato nel Paese di partenza viene lasciato davanti al punto di ingresso della dogana. Da qui si prosegue a piedi, presentandosi al primo controllo passaporti per l’uscita. Completate le formalità, si attraversa sempre a piedi la cosiddetta zona neutrale che separa i due Stati, fino a raggiungere il posto di frontiera d’ingresso del Paese di destinazione. Dopo il secondo controllo passaporti, all’uscita della dogana si incontra lo staff locale in attesa davanti al varco. La distanza da percorrere a piedi nella zona neutrale è circa 800 metri,
Visita di Tbilisi
Pasti: C / P / -
Intera giornata dedicata alla scoperta dell’affascinante Tbilisi, città sospesa tra Europa e Asia.
La visita inizia dalla chiesa di Metekhi, affacciata sul fiume Kura, per poi salire con la cabinovia al bastione della Fortezza di Narikala (IV sec.).
Discesa verso il quartiere termale di Abanotubani, dove convivono fianco a fianco una chiesa, una moschea e una sinagoga: simbolo dell’anima multireligiosa della città.
Visita della Cattedrale di Sioni e della basilica Anchiskhati, la più antica della capitale.
A seguire, il Museo Nazionale Georgiano e una passeggiata lungo la raffinata Rustaveli Avenue, con edifici ottocenteschi come il Municipio, il Teatro Rustaveli e l’Opera.
Pernottamento a Tbilisi.
Tbilisi – Ananuri – Stepantsminda – Gergeti – Dariali – Tbilisi (325 km)
Pasti: C / P / -
Si percorre la celebre Strada Militare Georgiana, immersa nei paesaggi del Caucaso.
Prima tappa alla fortezza di Ananuri, che si affaccia sul bacino di Zhinvali, con chiese decorate da affreschi e bassorilievi.
Arrivo a Stepantsminda e salita in 4x4 fino alla chiesa della Trinità di Gergeti (2100 m), dominata dal ghiacciaio del Kazbek (5047 m), simbolo indiscusso della Georgia.
Pranzo presso una famiglia locale e proseguimento verso la gola di Dariali per visitare il moderno monastero omonimo, costruito in pietra grigio-rosa e oggi importante centro spirituale e culturale.
Magnifici panorami della valle accompagnano il rientro a Tbilisi.
Pernottamento.
Tbilisi – Mtskheta – Gori – Uplistsikhe – Tbilisi (220 km)
Pasti: C / P / -
Partenza per Mtskheta, antica capitale e oggi patrimonio UNESCO. Visita del monastero di Jvari, in posizione dominante, e della Cattedrale di Svetitskhoveli, luogo legato alla tunica di Cristo.
Proseguimento per Gori, città natale di Stalin, con visita del grande museo a lui dedicato.
Pranzo con degustazione di vini locali e arrivo alla città rupestre di Uplistsikhe, uno dei più antichi insediamenti del Caucaso, interamente scolpito nella roccia e abitato ininterrottamente dal III millennio a.C. al Medioevo.
Rientro a Tbilisi.
Pernottamento.
10° giorno, sabato – Tbilisi – Alaverdi – Vardisubani – Telavi – Sighnaghi – Tbilisi (330 km)
Pasti: C / P / -
Dopo la prima colazione, si parte alla volta della regione del Kakheti, terra del vino e della calda ospitalità georgiana. Qui le maestose montagne della Catena del Grande Caucaso fanno da cornice a un paesaggio morbido e fertile, punteggiato da vigneti senza fine e distese verdi che profumano di tradizione.
La giornata inizia con la visita alla Cattedrale di Alaverdi, che si erge solenne tra le vigne. Le sue origini risalgono al VI secolo grazie al Padre Siriano Joseph, anche se l’aspetto attuale è quello del XI secolo: un luogo carico di spiritualità, dove il silenzio sembra raccontare secoli di storia.
Si prosegue verso il villaggio di Vardisubani, dove si entra nel cuore della tradizione vinicola georgiana. Qui si scopre un laboratorio artigianale dedicato alla creazione dei Qvevri, le anfore di terracotta utilizzate per la fermentazione del vino secondo un metodo antico e unico, riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Segue un pranzo emozionale con degustazione di vini prodotti proprio con questa tecnica millenaria.
Nel pomeriggio si raggiunge Telavi, capoluogo del Kakheti. Una piacevole passeggiata nel centro cittadino conduce al vivace Mercato di Telavi, il più grande della regione: profumi, colori e voci raccontano la quotidianità della popolazione locale, offrendo un incontro autentico con la cultura georgiana.
Si continua poi verso Sighnaghi, un piccolo gioiello settecentesco rimasto intatto nel tempo, abbracciato da una cinta muraria e ricco di scorci romantici. Un luogo che sembra sospeso, ideale per lasciarsi trasportare dalla sua atmosfera d’altri tempi.
Rientro a Tbilisi e pernottamento.
11° giorno, domenica – Tbilisi – Tsalka – Paravani – Vardzia – Akhaltsikhe (290 km)
Pasti: C / P / -
Dopo la prima colazione si parte verso Tsalka, una municipalità caratterizzata da paesaggi che evocano libertà: altipiani vasti, vulcani ormai silenti, laghi che riflettono il cielo e un mosaico etnico composto da Greci, Armeni, Azeri, Georgiani e Russi. Qui si visita la colorata moschea locale (chiusa nei venerdì e nelle ore di preghiera), testimonianza della convivenza di culture e tradizioni.
Il viaggio prosegue verso il suggestivo Lago Paravani, il più grande della Georgia, incastonato tra le montagne del Samtskhe-Javakheti a 2070 metri di altitudine. In questo scenario incontaminato si visita il Convento di Santa Nino a Poka, un luogo di pace dove le suore dedicano la loro vita non solo alla spiritualità, ma anche a opere sociali, pedagogiche e artistiche. Il Pokani Mosaic Workshop e il laboratorio di smalti cloisonné sono esempi straordinari della loro creatività, così come la produzione di formaggi, frutto di un sapiente incontro tra tradizioni locali e tecniche europee.
Pranzo in un piccolo ristorante di una famiglia armena, occasione per gustare sapori sinceri e autentici.
Il pomeriggio porta all’incredibile Vardzia, la città rupestre fondata nel XII secolo dalla regina Tamar. Un luogo quasi leggendario, con abitazioni scavate nella roccia, chiese affrescate, cantine e refettori che raccontano la vita di un antico monastero fortificato che ancora oggi incanta chi lo visita.
Arrivo ad Akhaltsikhe e pernottamento.
12° giorno, lunedì – Akhaltsikhe – Sapara – Borjomi – Tbilisi (230 km)
Pasti: C / P / -
Dopo la prima colazione si esplora la città vecchia di Akhaltsikhe, conosciuta come Rabati: un intreccio di case colorate in stile georgiano che conducono al magnifico Castello di Akhaltsikhe, risalente al XIV secolo. All’interno del complesso si trovano una chiesa-fortezza, una moschea, una scuola coranica e un museo, testimonianze della ricca storia multiculturale della regione.
Si sale poi al Monastero di Sapara, che appare tra i boschi come un miraggio rosa e giallo. Il complesso, composto da edifici ecclesiastici e resti di fortificazioni, sembra custodire ancora l’eco dei monaci che qui hanno vissuto nei secoli.
La tappa successiva è Borjomi, una località termale immersa in una valle verdeggiante tra le montagne del Piccolo Caucaso. Sin dall’Ottocento è conosciuta per le sue acque minerali dalle proprietà benefiche. Il cuore della città è il Parco Centrale, elegante e storico, con viali alberati e fontane da cui sgorga la celebre acqua calda da degustare direttamente alla fonte.
Arrivo a Tbilisi e pernottamento.
13° giorno, martedì – Tbilisi – Trasferimento in aeroporto (20 km)
Pasti: C / - / -
Trasferimento autonomo in aeroporto in tempo utile per il volo di rientro. Compatibilmente con l’orario di partenza, sarà servita la prima colazione. Fine dei servizi.
Nota: la sequenza delle visite e delle attività può variare in base ad operatività locali, condizioni meteo e traffico, mantenendo intatto il contenuto del programma.










