Giorno 1 giovedì:
Addis Abeba – Zway: la savana della Rift Valley, lago di Zway, in Oromia 183 km 3:30 ore
Arrivo ad Addis Abeba, colazione e breve visita della città. Addis Abeba è una capitale che vive di un’energia positiva, proiettata verso la modernità economica ma legata alle proprie tradizioni culturali e alla sua “etiopicità”. Visita: Addis Abeba National Museum, noto soprattutto per Lucy, l’ominide antenato dell’uomo scoperto nell’alta Rift Valley nel 1974.
Dopo la visita del museo, partenza in fuoristrada per la Rift Valley, la grande frattura nel continente africano che dal Mar Rosso prosegue fino al Mozambico. Il Rift ha diviso in due l’altopiano: il massiccio del nord e quello sud orientale dei monti Bale e Chercher. Tutta la Rift Valley ospita una serie di laghi. Pranzo lungo la strada e arrivo al lago Zway nel primo pomeriggio. Gita in barca sul lago fino all’isola di Gelila. Zway è una cittadina rurale della Rift Valley sulle sponde di un lago omonimo che è un grande hot spot per l'avvistamento degli uccelli e ospita il più antico monastero del Sud Etiopia Hotel: Haile Resort Zway
Giorno 2:
Zway - Maze Park dai laghi della Rift Valley ai territori della regione Gamo Gofa - 287 km 5:30 hours Asfalto/Pista
Il viaggio prosegue verso sud e dopo la cittadina di Sodo ci si inoltra tra le colline del territorio della popolazione Wolaita e Gamo. La zona è fertile e la campagna ordinata, con le tipiche capanne contornate da orti. Ci fermeremo lungo la strada per visitare un villaggio Wolayta. Proseguiamo ancora con le macchine, e poi poco prima del Parco si trova la cittadina di Morka dove visiteremo il mercato delle donne. Arrivo nel pomeriggio al parco di Maze. ll Parco Nazionale del Maze attraversa la provincia di Basketo e Sawla. E’ un parco recente, interessante per i birdwatchers e per la presenza di bufali e dell’antilope di Swayne. Campo nel parco
Giorno 3 sabato :
Maze Park – Gamo Village: esplorazione del parco del Maze e in auto verso un villaggio Gamo. Campo nella missione cattolica
MAZE PARK GAMO VILLAGE: 50 km 1:30 hours Pista
Attraversemo la regione del Gamo, una zona verdissima a ovest di Arba Minch. Alcuni mercati Gamo cominciano dopo il tramonto, e durano fino a notte. Gamo significa “la forza del leone”. I Gamo sono contadini e allevatori di bestiame che hanno amministrato le risorse della terra secondo un sistema di leggi tradizionali che per funzionare devono essere bilanciate e in armonia tra di loro. Visiteremo il mercato diurno, ma il sabato è anche giorno del mercato serale. E’ un mercato che ha tempi e un'atmosfera diversi rispetto ad altre zone d’Etiopia: comincia di sera, dopo il tramonto, e dura fino a notte inoltrata alla luce delle lanterne. E’ l’unico mercato notturno del Paese. Sawla Catholic Church campo
Giorno 4 domenica:
Gamo Village – Jinka in auto dalla regione dei Gamo attraversando le colline abitate dagli Ari fino alla cittadina di Jinka, nella valle dll’Omo.
GAMO VILLAGE JINKA: 110 km 2:30 hours Pista
Dal villaggio Gamo saliremo sulle montagne che dividono la regione del popolo dei Male da quella Ari. Lungo la strada ci fermeremo per la visita di un villaggio Male, popolo che vive nella zona nord-orientale della bassa valle dell’Omo. Il loro territorio è montuoso al centro e in pianura nelle zone circostanti. Pertanto i Male si dividono tra agricoltori e pastori. La valle dell’Omo è ambiente delicato e complesso. L’antropologo tedesco Ivo Strecker ha passato trent’anni tra le tribù dell’Omo Valley. Imparò la lingua degli Hamer e in un suo diario di bordo così annotò l’incontro con un uomo Hamer di nome Baldambe:“Baldambe raccontò del suo paese, della sua gente, di suo padre, della sua famiglia e di se stesso. Quanta poesia ed espressività nelle sue descrizioni. Queste descrizioni e il ritmo del suo parlato dovrebbero essere riprodotti in un libro: i passaggi veloci e le esitazioni, le accelerazioni, l’ondeggiamento della sua voce… Sarà un lavoraccio riprodurre questi nastri. Ma se solo riuscissimo a tradurre senza perdere il suo modo di raccontare potrebbe uscirne qualcosa di meraviglioso.” (dai diari di Ivo Strecker). Lungo la strada sosta in un villaggio Ari. Gli Ari sono l’etnia maggioritaria nella zona di Jinka, sparsi in un territorio che va dal nord del Mago Park fino alle colline attorno a Jinka e più a nord. Arrivati a Jinka visita al South Omo Research Center, il centro culturale per prepararsi a cogliere gli stimoli che offriranno le escursioni nell’ambiente e tra la gente della Valle dell’Omo.Hotel: Nasa pension o Jinka resort
Giorno 5 lunedì:
Jinka – Mursi – Benna: escursione nel Mago Park dove vivono i Mursi. Ritorno verso Jinka e campo in un villaggio Benna 237 km 5:00 hours Pista
La mattina andremo alla scoperta del Mago park che attraverseremo per incontrare il popolo dei Mursi. Il Mago Park è un ambiente selvaggio, di savana aperta e di foreste di acacie, riserva naturale per uccelli, antilopi, dik dik, bufali, zebre e anche leoni e leopardi. I Mursi sono una tribù di 5000 persone che vivono nell’area tra i due fiumi Mago e Omo e sono noti per la tradizione delle donne di deformare il labbro inferiore con piattelli di argilla. Dopo il ritorno a Jinka proseguiremo verso un villaggio Benna, un gruppo etnico che vive in un territorio a nord degli Hamer e dei quali sono un sottogruppo. Le tradizioni dei Benna sono le stesse degli Hamer ma decorazioni e acconciature sono diverse: capelli a treccine e ornamenti fatti di perline blu e azzurre. Le donne portano in testa un copricapo fabbricato con una zucca tagliata a metà. Notte in Campo
Giorno 6 martedì:
Benna – Karo – Turmi: visita a villaggio dei Benna e dei Karo e in auto a Turmi 200 km 3:30 hours Pista
La mattina ci sveglieremo nel villaggio e dopo colazione partiremo a piedi insieme alla gente del villaggio per il grande mercato del martedì. Il mercato settimanale di Alduba è di martedì ed è punto di incontro di Tsemay e Benna, clan del gruppo etnico Hamer. I Benna sono soprattutto pastori e vendono tabacco, miele, pelli di capra, burro e frutta stagionale.
Dopo il mercato proseguiremo verso un’altra etnia: i Karo che vivono sulla sponda del fiume Omo. I Karo sono di origine omotica e si dipingono il corpo con colori naturali. Sono uno dei gruppi meno numerosi tra le tribù dell’Omo.Arrivo a Turmi Hotel: Buska lodge o Paradise lodge
Giorno 7 mercoledì:
Turmi – Omorate – Turmi; esplorazione della regione degli Hamer e a Omorate esursione in barca sull’Omo fino ai villaggi Dassanech. Ritorno a Turmi 160 km 3 ore
Omorate è un Villaggio di frontiera, pochi km e siamo in Kenya, qui vive il popolo dei Desanech. Percorreremo in barca una parte del fiume Omo. I Dassanech vivono in un territorio nella zona del delta dell’Omo, dalla sua riva occidentale fino a sud, dove il fiume entra nel lago Turkana. Nei pressi di Omorate si può visitare un villaggio e partecipare alla vita lungo il fiume.La loro origine potrebbe essere nilotica. I Dassanech, chiamati anche Galeb, sono pastori e pescatori e in parte coltivatori, secondo un modello misto comune a molte economie di sussistenza che si basano sulle risorse e sui cicli delle stagioni. Ritorno a Turmi in un villaggio Hamer, dove passeremo la notte. Gli Hamer vivono nel vasto territorio tra l’Omo River e il Chew Bahir e i loro principali villaggi sono Turmi e Dimeka. Riti di iniziazione e decorazioni del corpo fanno parte delle tradizioni. Campo
Giorno 8 giovedì:
Turmi – Konso: esplorazione della zona degli Hamer e in auto in direzione nord verso le colline terrazzate dei Konso 230 km 4:00 ore Asfalto/Pista
Percorreremo la solitaria strada di Weyto, che passa anche attraverso il famoso lago Stefania, ora praticamente prosciugato e ridotto a palude. Arrivo a Konso dove si svolge il mercato settimanale. Dopo il mercato visiteremo il museo che conserva testimonianze della cultura dei Konso, tra cui le famose “waka”, le stele funerarie in legno. I Konso occupano l’ultimo tratto di dolce altopiano verso la valle dell’Omo prima che diventi savana. Una zona patrimonio Unesco per come i Konso hanno terrazzato i terreni salvandoli dall’erosione. Notte in un villaggio Konso .Notte in campo
Giorno 9 venerdì:
Konso – Arba Minch: dalle colline terrazzate dei Konso in auto lungo la Rift Valley verso la cittadina sulle rive dei laghi Chamo e Abay 210 km 3:30 ore
La mattina partenza per Arba Mich e gita in barca sul lago nel parco del Nec Sar. Il parco del Nech Sar e i laghi Chamo e Abay sono punti di osservazione per i birdwatchers; ma tra safari sulle quattro per quattro ed escursioni sui laghi si possono osservare coccodrilli e ippopotami. Il parco nazionale del Nech Sar protegge zone di savana, colline, praterie e paludi: le praterie del Nech Sar, "White Grass", da cui prende il nome; un'ampia parte dei laghi Chamo e Abaya; e l'istmo di terra che li divide, che è chiamato "Egzer Dilday", il "Ponte di Dio".Proseguimento per Arba Minch . Hotel: Hailè Resort
Giorno 10:
Arba Minch - Langano: 280 km 4/5:00 ore via Shashamane
La mattina saliremo sulle montagne che sovrastano i laghi Abay e Chamo dove vive il popolo Dorze. I Dorze sono un popolo di tessitori che costruiscono altissime capanne a forma di testa d’elefante e raggiungono fino ai 10 metri di altezza. Sono solitamente costruite con bamboo, ed i tetti con le foglie del falso banano; incredibilmente possono durare fino a 40 – 60 anni. Il popolo Dorze ha un’antica tradizione nella lavorazione del cotone con metodi molto semplici ed efficaci. I villaggi sono tutti circondati da un boschetto di Ensete, conosciuta anche come la pianta del falso banano. Molto interessante la lavorazione e la preparazione del pane dalla farina ricavata dalle foglie del falso banano.Al termine delle visite riprenderemo il nostro viaggio verso la Rift Valley fino a Langano, dove alloggeremo in un bel lodge sul lago.Hotel: Sabana Lodge
Giorno 11:
Langano - Addis Abeba: 315 km 5:30 ore
Al mattino relax lungo il lago Langano, dove è possibile anche fare il bagno. Poi ci sposteremo a pochi km di distanza per visitare il Parco Nazionale dell'Abjata Shala nella Rift Valley, che ospita nei suoi laghi numerose varietà di uccelli.L’Abjata e lo Shala sono due laghi separati da uno stretto istmo di terra ma mentre l’Abjata è placido e profondo solo quattordici metri, lo Shala arriva fino a 260 metri di profondità e ha numerose sorgenti di acqua calda.Al termine della visita si proseguirà fino ad Addis Abeba.Arrivo ad Addis stanze day use (una per 4 pax fino alle 19:30) cena tradizionale trasferimento all' aeroporto